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LAURA MONTANARI Si è dimesso da
assessore di San Miniato (Pisa) perché non vuole i gay a remare sul
bacino del Roffia. Ha pensato a centinaia e centinaia di omosessuali in
arrivo da Los Angeles, "così ho letto sui giornali" dice
Gabriele Fogli, 39 anni, impiegato in una ditta edile, una lunga
militanza nelle parrocchie, ex assessore all'associazionismo, allo sport
e alla partecipazione democratica, in quota alla Margherita. "Ma non
è vero, saranno al massimo in cinque o sei i canottieri della Federazione
Glrf di Los Angeles" precisano all'associazione Terralba di San Miniato.
Aggiungono: "e comunque non è nemmeno una manifestazione, vengono a
fare le vacanze, sono turisti e ci hanno chiesto di organizzare un corso
di canottaggio, tutto qui". Fogli non sente ragioni e rincara la
dose: "Cinque o cento non conta, è il principio che vale: il lago
Roffia è frequentato da giovani e da bambini e mi sembra molto
discutibile che un luogo di proprietà dell'amministrazione comunale
ospiti una manifestazione che vede la presenza di vogatori
omosessuali". Detto e scritto testuale (in una lettera). Che ci sia
poi la manifestazione a settembre o che non ci sia, che sia tutto un
equivoco, a questo punto è un dettaglio. La questione diventa politica.
Fogli ha deciso di lasciare la giunta di San Miniato (è già stato
sostituito nei giorni scorsi da un altro esponente della Margherita,
Piergiorgio Bartoli) e nessuno si è sognato di respingere le sue
dimissioni. Sulla vicenda cala una cortina di gelo nella provincia pisana
e non solo lì: "Quella di Fogli è una posizione personale - si affretta
a precisare Silvana Aguesci, coordinatrice provinciale della Margherita -
non è concordata né condivisa all'interno del partito". Come a dire,
misurate pure le distanze. Il sindaco di San Miniato, cittadina di 27mila
abitanti, 51 per cento dei voti alle ultime amministrative a favore dei
Ds, è Angelo Frosini: "La posizione di Fogli non è compatibile con
la nostra giunta - dice - oltretutto non c'era da dare, come
amministrazione, nessun permesso perché non c'è nessuna manifestazione
gay da organizzare e in ogni caso vorrei ricordare che in passato, per il
giorno della memoria, abbiamo invitato tutte le associazioni perseguitate
dai nazisti, omosessuali compresi. Siamo per la tutela dei diritti di
tutti i cittadini". Al sindaco la vicenda secca parecchio, lo si
capisce dal tono della voce: "Chiunque può andare a remare sul lago,
ci mancherebbe altro...". Dall'Arcigay la voce di Alessio De Giorgi:
"Meno male che un assessore così si è dimesso - racconta - non ne
sentiremo la mancanza. Questa storia però fa parte dell'ondata neocon. Il
suo atteggiamento non solo è in contrasto con il mio pensiero, ma anche
con lo statuto della Regione Toscana che va contro le
discriminazioni". Incurante del polverone sollevato, Gabriele Fogli
intanto è tornato tranquillamente al suo lavoro in ufficio, di impiegato
nel settore edile: "Pentito? No, per niente. Il bacino di elettori
della Margherita è per buona parte moderato di area cattolica, io ho
trovato consensi e voti negli ambienti parrocchiali e la mia posizione
sulla questione degli omosex al Roffia è rispettosa di certi valori
cattolici. Non vorrei che a San Miniato ci fosse un tentativo di
Zapaterizzare la nostra realtà, non baratto i miei ideali e i miei
principi con nessuna poltrona".
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